Dopo 2578 giorni, una notifica mail svela all'adolescente Rin l'amara verità sul fantastico mondo in cui vive in solitudine, plasmato a piacimento dal fedele tablet.
È un rifugio virtuale costruitole dal padre Shigeru, per emulare l'amato pianeta Terra dal destino segnato, umanità compresa. Utilizzando un parallelismo cinematografico: Rin sta a Neo, come rispettivamente la mail e il padre stanno alla pillola rossa e Morpheus.
E non è l'unico parallelismo possibile, con un po' di fantasia ...
Neo, voglio dire Rin, sta di fatto sognando ibernata nella sua navicella spaziale. E proietta i suoi ricordi d'infanzia nel sogno, di cui il padre è architetto (dice niente?). È poi munita di un magico token, il tablet, capace di fungere da gancio tra un ipotetico secondo livello di profondità, il mondo virtuale, il precedente livello, la navicella (ancora niente?).
Mir e Shigeru come Cobb e la moglie Mal cercano di ingannare il tempo della vita mortale, scegliendo di perdersi in un limbo eterno, tra sogni e ricordi, dove il tempo non ha mai fine.
Una collaborazione tra un DJ 🇺🇸 (Porter Robinson) e una casa di animazione 🇯🇵 (A-1 Pictures) ha originato un prezioso manifesto di pacifica convivenza tra due paesi spesso messi in contrapposizione creativa 🤗