Un film con una ritmica e un crescendo devastante. Nella vita, tutti noi indossiamo una maschera. Gli attori sono semplicemente più abili, non soltanto nell'indossarle, ma anche nel cambiarle. Fingere è la loro professione, un arma a doppio-taglio. Chi sceglie quale maschera ci si addice di più ... noi o gli altri?
Riggan vuole scrollarsi di dosso l'ingombrate alter ego conosciuto ai più come Birdman. Ignorante supereroe, di una comicità di basso rango, ospite fisso di talk show serali in quella rozza Hollywood. E intende riuscirci nel più nobile dei modi possibili ... Calando la maschera, esibendosi sui palchi della ricercata Broadway con una sua (di Riggan) personale rivisitazione di un opera teatrale. Ci mette la faccia: attore, sceneggiatore e regista (in questo preciso ordine).
È disposto a qualunque sacrificio per assicurasi il successo del suo spettacolo, nonostante tutto e tutti gli remino contro. Eppure, più tenta di liberarsi di Birdman, più il pubblico lo rivede in lui. Tremenda disperazione.
Il tentativo di suicidio sul palcoscenico durante la prima serata? Nah, non può essere una straziante richiesta d'aiuto del povero Riggan, molto più probabilmente è un geniale guizzo creativo di quel folle Birdman. Ma certo dev'essere così!
Vittoria. Critici, pubblico, il suo agente, persino la sua famiglia, tutti lo acclamano. Ma questo non è il suo successo, questo non è Riggan. Cazzo, fanculo Birdman, io ti ammazzo. Sarò me stesso almeno sul letto di morte.
Nemmeno 😔 ... vola Birdman vola